Sirja Laisa Karstark

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    persa, nel mare

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    Sirja Laisa Karstark

    « nome completo: <i> Sirja Laisa Karstark.
    Sirja, di etimologia incerta, secondo alcuni deriva dal termine syrius, "splendente". Si dice, delle persone che portano tale nome che siano intelligenti e calmi, capricciosi e predisposti allo studio, risultano a tutti simpatici. Esso è il nome della nonna paterna, Lady Sirja Mataleena Karstark, e lo ha ereditato insieme ai suoi nebulosi occhi blu.
    Laisa, è una variante nordica del nome Lisa. Deriva dal termine Elisheva col possibile significato di " è giuramento". La maestà è dalla sua parte. Conscia di ciò, la persona con tale nome è seria, grave, concentrata nelle sue attività, preoccupata della missione di donna. Talvolta, quando le è impossibile portare il peso di tale responsabilità, si nasconde dietro la maschera dei diminutivi e prende fiato. Laisa è il nome di sua sorella maggiore, morta ancora bambina, portata via dalla febbre.
    #soprannome: viene spesse volte chiamata Lady Sir ( Ser ), per la sua caparbietà e la sua ostentata sicurezza. In famiglia viene chiamata Laisa, e non Sirja, ma non è conosciuto il motivo per tale scelta. Molto più spesso, dal popolo e dai nobili dei sette regni, è chiamata la Il Sole dell'Inverno, il motto della sua casata riutilizzato a descrivere la sua fulva bellezza.

    « casata: Karstark di Karhold. Le origini di questo Casato risalgono a Karlon Stark, figlio cadetto di Grande Inverno, che essendosi distinto in guerra, migliaia di anni prima, contro una ribellione dei Bolton, per onore e valore, ottenne delle terre in cambio. Il castello che fece costruire prese il nome di Karl's Hold, "Il Bastione di Karl", che ben presto si tramutò in Karhold, e gli Stark di Karhold divennero i Karstark. Si dice che gli uomini sono guerrieri feroci e vendicativi, potenti soprattutto in battaglia. Le donne non sono da meno, molte delle gentili dame della famiglia del sole d'inverno sanno maneggiare almeno un'arma, Laisa non fa eccezione. Il loro stemma è un sole bianco in campo nero, ed il loro motto è Sole d'Inverno.

    « data di nascita, età: è nata nel giugno, il 19, del 237° dalla Conquista.. Sua madre usa raccontare che in quei giorni una spolverata di neve cadde sulle loro terre e che, alla nascita della bimba il sole ruppe il bigio coltrone di nubi che lo oscurava.

    « stato di sangue, ordine sociale: Lady di Karhold.
    #civile: nubile, ciononostante i suoi fratelli e la Lady sua madre stiano cercando invano di farla sposare. Sarebbe perfetto, dicono, se si unisse in matrimonio con uno Stark ma lei non ne vuol sentir parlare. Nonostante sia una fiera donna del nord ella sogna l'amore, e non una insipida unione per rinsaldare un'alleanza, non una violenza dedita alla procreazione.
    #economico: La sua, essendo una casata minore, non gode di eccentrici passatempi e non ha sfarzosi gusti che privano le casse del castello d'oro, ma Sirja si reputa ricca, piena di possibilità che per sua scelta non sfrutta. Possiede ciò che è necessario e poco di più.

    « abilità:Come tutte le donne Karstark anche lei sa maneggiare le armi. Nel suo caso si tratta di arco, balestra e lame corte. Le prime due armi sono considerate da codardi, perchè gli arceri, per quanto potenti e pericolosi, restano nelle retrovie. La sua daga, una lama corta, invece è perfetta, adatta alla difesa negli attacchi corpo a corpo. Solitamente la tiene sotto la veste, allacciata al polpaccio in una fodera di cuoio nero.

    « allineamento: buono, estremamente.

    « fedeltà, alleanze: Stark, Tully, Arryn.

    « famiglia, relazioni: Ancel Ryon Karstark, 42 anni - Lord Karstark
    Theras Willan Tully Karstark, Lady Karstark.
    Ruben Aren Karstark, 25 anni - Primogenito.
    Richard Neil Karstark, 23 anni, secondogenito.
    Bethel Amaranth Karstark, secondogenita femmina.

    ◈ ASPETTO FISICO:
    Ha capelli ramati, d'un colore chiaro che si tuffa nel biondo del grano pronto alla racconta ed al rosso del cielo al tramonto, sono del rosso dei coralli e delle stoffe pregiate. Come da tradizione i suoi capelli sono portati lunghi, tanto lunghi che vanno ben oltre le spalle e lungo la schiena ricadono naturalmente riccioluti e luminosi. Sembrano onde, flutti di fiume in cui risplende il sole rosso della fine del giorno. Per comodità, spesse volte e soprattutto negli eventi a cui prendono parte i Lord e le Lady delle altre casate, vengono raccolti in trecce elaborate ed altrettanto elaborate acconciature che lei non ama particolarmente. Preferisce portarli sciolti, oppure intrecciati in una semplice treccia. I capelli legati mettono in risalto il suo niveo volto, del pallido colore della neve. Il suo volto si presenta ampio, ma armonico nei tratti. Ha il mento un poco appuntito, prominente, ed il naso fine ed un poco all'insù quel tanto che basta per attirare l'attenzione d'uno sguardo soltanto sulle guance e sul dorso del naso, anche sulla fronte, macchiati da tante piccole efelidi del colore dei suoi capelli e delle sottili sopracciglia che caratterizzano i suoi grandi occhi cerulei, d'un blu tempestoso e tormentato, grigi nei giorni in cui la bruma offusca il cielo. Sono grandi, spalancati davanti al mondo e davanti alle novità che esso presenta. Hanno la forza di cangiare, con la luce del sole e d'incupirsi con l'avvento del buio. La fronte si presenta alta e spesse volte si contrae in espressioni dubbiose o concentrate, segno d'una spiccata intelligenza che in effetti possiede. Ha la carnagione diafana, come le dame dei boschi e delle radure, come le ninfe alle quali viene paragonata e delle quali ha visto molti dipinti ed altrettanti arazzi. Le labbra sono carnose e succulente, di quelle che si vorrebbero assaggiare ed assaporare ogni volta che se ne sente in bisogno, rosee come i petali dei nobili fiori che crescono nei giardini e nelle aiuole dell'altopiano, sono ampie e delicate che si aprono in sorrisi che creano sulle sue guance simpatiche quanto infantili fossette. E' slanciata nel suo aspetto di giovane donna, ha le braccia troppo lunghe per il suo fisico ed i seni, sbocciati tardivamente sul suo corpo come fiori estivi, sono rotondi e torniti così come i suoi fianchi. Ha un corpo sinuoso, Laisa, piacevole allo sguardo. E' una ragazza, anzi oramai una fiera donna del nord e come molte di esse è molto alta. Ella raggiunge infatti il metro e settanta e probabilmente lo supera di qualche centimetro. Nella sua famiglia tutte le dame sono alte e gli uomini muscolosi e dagli occhi profondi come il mare.
    ◈ ASPETTO CARATTERIALE:
    Ha lo spirito forte di suo padre e dei membri maschi della sua famiglia ma ha anche la timorosa bellezza di Theras, sua madre. Ha grinta, tenacia ed ostenta sicurezza con la quale cela sempre un velo di spavento ed insicurezza che le fa mordere le unghie e respirare velocemente. Ha sofferto d'attacchi d'ansia per lunghi anni, dopo la morte del padre sopratutto, troppo spaventata dall'ipotetica caduta del suo piccolo mondo fatto di neve, nebbia e fiori invernali. Dorme poco eppure ha sempre un sorriso per chi nel paese la saluta gentile, perché non è cattiva ed algida come sembra. Non teme il buio, è consapevole di tutto ciò che lo abita: i briganti, gli stupratori e tutte quelle creature che le leggende dicono dimorino oltre la barriera a nord, così vicina alle sue terre, così incombente e spaventosamente fredda. Parla rapidamente, non cambia facilmente - leggere mai - idea ed esige un'emancipazione che non esiste. Ha profonda stima per i genitori e per l'ardore che dimostravano quando lei bambina e loro sposi passavano tanto tempo insieme discutendo e progettando qualcosa che lei non poteva ancora comprendere. Vorrebbe rendersi utile alle volte, sia per trasportare un grosso vaso sia per aiutare coi conti e con le trattative ma non glielo permettono per un verso o per l'altro. Si sente incompresa alcune volte ed allora il suo sincero sorriso vacilla e si sente venire meno, si sente ostacolata alle volte e le sembra che tutti i suoi progetti possano crollare nonostante non siano neppure nati. Ha un gran potenziale, si tratta infatti di una ragazza intelligente ed arguta, preparata e di certo ben poco sprovveduta. Non ammette repliche e la sua devozione alle regole è praticamente nulla, nonostante faccia di tutto per nasconderlo. E' molto gentile e generosa con tutti, non manca mai di parlare con questa o quella persona, offrendogli un conforto o semplicemente offrendogli compagnia anche se con la sua selettività certe volte tende a perdere interesse per le conversazioni che non la coinvolgono abbastanza, per le faccende che non stuzzicano la sua curiosità. Lei crede, è molto speranzosa, che prima o poi troverà un posto nel mondo in cui poter essere se stessa senza doversi nascondersi tra le alte mura della propria dimora. E' permalosa, tremendamente, e rivolgerle un commento poco carino anche scherzando significa probabilmente vedere la sua espressione mutare ed i suoi occhi velarsi di triste rassegnazione, o di estrema rabbia. Lo spirito della crocerossina alberga in lei, da quella volta in cui suo fratello era entrato in camera sua con un batuffolo di cotone appiccicato alla fronte l'aveva capito e mantenendo il silenzio aveva cercato di guarirlo alla bene e meglio, non si era tirata indietro alla vista del sangue, era già coraggiosa. E' una sognatrice, di quelle tremendamente romantiche. Crede nell'amore e nei lieto fine, perché nei libri in cui si rifugia c'è sempre. Il buono vince e la povera sguattera sposa il bel principe, la dolce raperonzolo trova la via di casa e tutti vissero felici e contenti. Lei si, lei si sente come in una fiaba. Sogna il suo lieto fine e vuole far sua la felicità eterna.


    B A C K G R O U N D

    Theras e Ancel vennero fatti sposare per volere di genitori desiderosi d'alleanza, d'unione di famiglie tanto importanti quanto superficiali. L'accettazione del matrimonio, per la povera Tully, fu difficile. Non conosceva il primogenito della famiglia Karstark e lo temeva, conosceva la brutalità dei loro combattenti e pregava i sette Dei perchè non la picchiasse, non lo fece mai. Il primo a nascere fu Ruben, un anno dopo le deliziose nozze della giovane coppia, e tra i due fu amore. Laisa nacque due anni dopo il primogenito, ma morì di febbre addominale che aveva poco più di un anno e mezzo, non furono in grado di salvarla e quella perdita segnò entrambi gli sposi, così giovani e tristemente addolorati. Sirja nacque come terza figlia della Lady e del Lord di Karhold, i Karstark erano già i signori delle colline e di ciò che si estendeva sin dove l'occhio riusciva a vedere e la nascita di una nuova bambina non portò altro che gioia, divennero signori della felicità d'una nuova vita. Prima di lei nacque il caro, adorabile, Richard. Era primo pomeriggio quando ella venne al mondo e come sua madre racconta il sole spezzò il grigiore delle nuvole che formavano una grossa cappa sulle loro terre innevate. La lunga primavera l'aveva vista nascere e sua madre sperò perdurasse per tutta la durata della vita di quella bambina dagli occhi color del cielo. Suo padre non era al capezzale della moglie quella notte, bensì era occupato a sedare uno scontro più a sud - uomini morirono ed altri brindarono con birra e puttane quando il corvo annunciò il lieto evento - ma il dono che le portò le fu comunque molto gradito. Un anello con incastonata una grande pietra azzurra ed altre pietre ancora, tutte precisamente incastrate in un semplice cerchio argenteo ed un nome per la piccola piccola dai capelli rossi. Sirja, come la madre di lui, una donna forte e ferrata che sperava la proteggesse per il resto della sua vita. Le portò anche succose carni di cacciagione e necessarie perché la Lady sua moglie avesse la forza di far crescere la loro ultima figlia ed immense quantità di abbracci per quella piccola creaturina che ora dormiva placidamente al loro fianco. Persino Ruben le voleva bene, dall'alto del suo ruolo di fratello maggiore, lo stesso faceva il più piccolo Richard. Tra i quattro ed i cinque anni suo padre le insegnò i primi rudimenti del tiro con l'arco così come si confaceva ad ogni donna Karstark. Theras non era affatto d'accordo, ma per quanto si dibattesse non ottenne null'altro che un sonoro grugnito dall'amato marito. Da generazioni le donne della fortezza apprendevano a difendersi in segreto e la loro piccola Sirja non avrebbe fatto la differenza perchè una Tully di Delta delle Acque aveva da lamentarsi. All'età di cinque anni nacque anche Bethel, ed anche lei ebbe due nomi, questa volta delle antenate della Lady sua madre. In quel periodo la ragazzina imparò a cavalcare e con Castagna, la sua cavalla, in seguito soprannominata Craster, percorse decine e decine di percorsi con i suoi due fratelli maggiori. Amava cavalcare con loro, e di tanto in tanto tentare di colpire qualche uccelletto tra le fronde degli alberi. Purtroppo le favole non esistono, la gioia prima o poi svanisce anche in chi, come lei, cercava di non dar conto alle tristi voci di paese. Aveva circa nove anni quando uno degli alfieri prediletti di suo padre perse la vita ucciso in una sciocca battuta di caccia, fu una freccia a trafiggergli il petto e non le zanne d'un cinghiale o le corna d'un grande cervo. In un primo momento si parlò di un omicidio, di un complotto, ricordava le ore passate nascosta in qualche anfratto del castello ad ascoltare i discorsi sussurrati perché i bambini non udissero. Sua madre, la Lady, dopo vari giorni di silenzio, di lacrime e di tristezza decise che l'uomo che aveva lanciato la freccia non sarebbe morto ma che sì, avrebbe seppellito l'alfiere con le stesse mani che seppur per errore l'avevano ucciso e l'avevano strappato all'amore della sua famiglia. Per molto tempo Karhold rimase in lutto, e del triste fatto molti dei Lord dei Sette Regni si rammaricarono. La sepoltura avvenne per mano del colpevole, un intero giorno impiegò l'uomo a tumulare l'alfiere. Di punto in bianco il temuto Ancel decise di farlo giustiziare. Fu proprio lui, dall'alto dei suoi anni di Lord, a decapitarlo con una grossa spada a due mani, fu un periodo tremendo quello, fatto di litigi ed incomprensioni tra lui e sua moglie. Sirja, così come la sorella minore ed i fratelli ebbero mesi difficili, periodi d'ansia e di paure. Temevano di morire, avevano compreso quanto la vita fosse fragile. Poco dopo, per far si che smettesse d'aver paura, suo padre insegnò a Sirja l'arte del combattimento con la spada corta, le spiegò che avrebbe sempre dovuto portarla con se e che per la sua sicurezza avrebbe dovuto sempre fingersi fredda, e calcolatrice. Nessuno in famiglia lo era ma tutti lo sembravano, con gli estranei, e ciò faceva di loro i temuti Lord dell'estremo nord. Una spiccata intelligenza aveva ricevuto in dono dal defunto padre e dagli antenati della cripta, quella ragazza dai capelli rossi, un intelligenza che sua sorella minore non possedeva, ma era ancora troppo piccola per fargliene una colpa. Quindici anni aveva quando per la prima volta, ad una festa, il lord Stark la appellò con il motto della sua casa, il sole dell'inverno, elogiando la bellezza della quale era dotata. Pareva una fata dei boschi, una creatura delle leggende. Inutile dire che da quel momento in poi nell'intero regno venne conosciuta con quel appellativo e che il magnifico nome che portava era passato in secondo piano per tutte quelle persone che non la conoscevano. Non importa, le aveva detto sua madre e lei puntigliosa aveva scosso la testa in segno di diniego. Lei voleva essere conosciuta ed apprezzata col suo nome e non con un nome che sì risaltava la sua bellezza e la sua grazia ma che la rendeva una semplice macchia di sole nelle parole di molti ma negli occhi di nessuno. Che la rendeva stupida, inutile, certamente sconosciuta se avessero parlato della rossa lady colma d'acume e perspicacia. Ricevette molte proposte di nozze nel corso degli anni che garbatamente rifiutò e alle quali non pensò più, lei non voleva sposarsi con un barbaro che avrebbe sparso sangue innocente per diletto, lei desiderava l'amore prima d'un matrimonio e di certo non avrebbe porto la sua mano ad un perfetto sconosciuto che conosceva la sua grazia solo per le parole dei protettori del nord. Non voleva essere il trofeo di caccia, o di alleanza o d'acquisto, di nessuno. Ha diciassette anni adesso e la sua bellezza è al culmine, gli occhi sono guizzanti, i capelli brillanti ed il sorriso intrigante si dice incanti gli uomini e spezzi i cuori. In realtà ora che l'inverno sta tornando lei vorrebbe prendere parte alle faccende delle terre, vorrebbe aiutare suo padre ed i suoi fratelli nella grave mansione di combattere il gelido inverno. Le septe ed i maestri dicono che durerà più di cinquantanni e lei sa che non tutti sopravvivranno, che donne e bambini saranno i primi a trovare la morte per ipotermia. Il nord, lei crede, necessita dell'aiuto di tutti i lord di quelle terre, e di quelli del sud perché non manchi mai il grano ed il pane in tavola. Anche un tozzo, uno soltanto, potrebbe fare la differenza. Suo padre non vuole comprendere, i fratelli si impuntano sonoramente. Solo ultimamente, dopo lunghe pressioni e vari, intensi, litigi Ancel le ha permesso di prendere parte al concilio - sede in cui vengono prese tutte le decisioni importanti - affidandole un piccolo pugno di uomini per perseguire le sue decisioni. Attualmente Laisa, sotto scorta, si sposta da un punto all'altro del nord alla spasmodica ricerca di legna da abbattere, da ammassare in ogni piccolo o grande centro cittadino. E' una vita temeraria la sua, lo comprende la lady baciata dal sole, ma perché mai dovrebbe vivere se non per rischiare la propria vita? [ to be continued ]

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    Edited by nubivagant. - 3/4/2013, 20:38
     
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    Dovresti fare richiesta qui del personaggio ; )
    https://gameofthronesgdr.blogfree.net/?t=4462959
    Infatti se leggi c'è scritto tutto quello da sapere sui Karstark e sui membri della famiglia.
    CITAZIONE
    Ancel Ryon Karstark ft. //, 42 anni - Lord Karstark
    Theras Willan Karstark ft. //, 38 anni - Lady Karstark.
    Ruben Aren Karstark ft. //, 25 anni - Primogenito.
    Richard Neil Karstark ft. //, 23 anni, secondogenito.
    Trielle Madle Karstark ft. //, 21 anni, primogenita femmina.
    Bethel Amaranth Karstark ft. // secondogenita femmina.

    Quindi direi che la parte della famiglia che hai scritto tu non va bene:
    CITAZIONE
    Lord Brynden Karstark, <i>suo padre. E' morto nel 249°. Alla sua morte il Lord suo fratello è subentrato al suo posto.
    Lady Arwyn Sybelle Tully, sua madre. Ha quarantasei anni.
    Lord Brandon, suo fratello maggiore. E' divenuto il signore di Karhold nel 535° all'età di diciotto ( 18 ) anni. Ha ventitré anni ed è promesso ad una delle giovani lady del casato Arryn.
    Lord Hallin, suo fratello minore. Ha quattordici anni.
    Lady Alysane, sua sorella. Nata nel 244°, ha dieci anni. Non ha quasi alcun ricordo di suo padre.

    Non ho ancora letto la scheda ma intanto puoi togliere questa cosa e andare nel topic dei pg principali a prenotare il tuo, dicendo quale delle due ragazze vuoi (se la primogenita o la secondogenita femmina) fornirci il nome che usi tu, il prestavolto e qualche informazione sulla tua pg (per capire bene cosa intendo guarda le descrizioni, nel topic dei pg, ai lati dei pg principali).
     
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    persa, nel mare

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    ook, mi pare di aver editato ogni cosa, scusami ç_ç
     
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2 replies since 3/4/2013, 16:51   194 views
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